SKU: BT.VOLMB107
ISBN 9788863881059. Italian.
SKU: BT.ESZ-01494800
With his Venti pezzi per pianoforte (1938), the Hungarian composer Sándor Veress (1907-92) wanted to create a collection of piano miniatures on folk melodies destined for use in the concert hall as well as for teaching purposes. Each piece is based on one or more songs and dances from different Hungarian speaking areas, which are re-elaborated and presented in a carefully conceived alternation of character, musical writing and technical difficulty. The result is a multi-colored overview of Hungarian folk music: songs of a pathetic or even dramatic nature are contrasted with lighter and high-spirited pieces, interspersed with dances of varying types, among which a homogeneousblock stands out formed by the group of Csárdás, a typical tavern dance also used by Liszt. The Venti pezzi per pianoforte represent the culmination of the extensive ethnomusicological research made by Veress in the ’30s and ‘40s, while working as assistant to László Lajtha and to Béla Bartók, and at the same time carrying out field work in Hungary and neighboring countries. The composer intended that this collection should play a fundamental role of mediation between folklore and western “art†music, by revitalizing the language from within, without resorting to the abstractions of the experimentation being developed in Europe at the time. During his lifetime Veress never succeeded in publishing the complete version of the Venti pezzi per pianoforte, but issued various selections of the pieces, two of which remained totally unpublished. The present critical edition prepared by Giada Viviani reconstructs the complete text of the Venti pezzi per pianoforte on the basis of manuscript sources kept at the Paul Sacher Foundation in Basel: the musical scores, with fingering by Jakub Tchorzewski, are accompanied by an introductory essay on the context in which the collection was created, including a description of the state of the sources and a detailed apparatus criticus of the textual variants. Con i suoi Venti pezzi per pianoforte (1938), il compositore ungherese Sándor Veress (1907-92) ha voluto creare una raccolta di miniature pianistiche su melodie popolari destinate sia a un uso concertistico, sia all’attivit didattica. In ogni branovengono rielaborati uno o più canti e danze provenienti da diverse aree geografiche di lingua ungherese, che si susseguono in base a una sapiente alternanza di carattere, scrittura musicale, difficolt esecutiva. Viene così offerta una variegatapanoramica della musica popolare di questa nazionalit : a canti di contenuto patetico o addirittura drammatico se ne affiancano di più leggeri e giocosi, avvicendandosi a danze di natura differente, tra cui spicca come un blocco omogeneo il gruppodelle Csárdás, tipica danza da locanda utilizzata anche da Liszt.I Venti pezzi per pianoforte rappresentano il coronamento della ricca attivit etnomusicologica condotta da Veress tra gli anni ’30 e ‘40, sia lavorando come assistente di László Lajtha e di Béla Bartók, sia svolgendo ricerca sul campo in Ungheria enei paesi limitrofi. Per il compositore, questa raccolta doveva svolgere un fondamentale ruolo di mediazione tra il folklore e la musica “colta†occidentale, in maniera da rivitalizzarne il linguaggio dall’interno, senza gli astrattismi dellesperimentazioni allora condotte in Europa.Nel corso della sua vita Veress non riuscì mai a pubblicare la versione integrale dei Venti pezzi per pianoforte, mentre ne fece uscire sul mercato alcune selezioni, lasciando del tutto inediti due brani. La presente edizione critica a cura di GiadaViviani ricostruisce il testo completo dei Venti pezzi per pianoforte in base alle fonti manoscritte conservate presso la Fondazione Paul Sacher di Basilea: gli spartiti musicali, corredati dalla diteggiatura di Jakub Tchorzewski, sono accompagnatida un saggio introduttivo sul contesto di creazione della raccolta, dalla descrizione dello stato delle fonti e da un dettagliato apparato critico delle varianti testuali.
SKU: BT.VOLMB106
ISBN 9788863881042. Italian.
SKU: BT.VOLMB105
ISBN 9788863881035. Italian.
SKU: BT.VOLMB109
ISBN 9788863881073. UPC: 038081159362. Italian.
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ISBN 9788863881066. Italian.
SKU: BT.MUSMI0363
Italian.
Quest’opera prosegue il lavoro svolto nel Volume 1, dedicato agli accordi principali, a tre e quattro suoni, maggiori, minori e di settima (maj7, 7, m7 e dim7). In effetti il mondo degli accordi è talmente vastoche necessita di essere approfondito maggiormente in un secondo volume.
Si tratta quindi in questo Volume 2 di passare in rassegna tutti gli altri gradi che possono essere aggiunti ad un’armonia principale o ad unnucleo costituito: seconda, quarta, sesta, nona, tredicesima… Le regole che determinano questi accordi estesi o complessi sono esposte chiaramente in modo da guidarvi nella lettura dei giri e degli spartiti compostidaarmonie ricche ed evolute.
Questo metodo, volendosi prima di tutto pratico, presenta numerosi esempi musicali, precisi e didattici, che formano un percorso attraverso l’armonia, i giri di accordi,l’accompagnamento, la composizione… Inoltre, sul disco dati (audio mp3 e video mp4) allegato al metodo, troverete la dimostrazione in video di tutti gli esempi suonati al pianoforte nonché le numeroseregistrazioni audio che vi permetteranno di esprimervi sulle basi musicali previste appositamente.
SKU: BT.PS1607
ISBN 9788899849009. Italian.
Il manuale del piccolo pianista è un nuovo metodo per lo studio del pianoforte rivolto a tutti i bambini, compresi quelli in et prescolare. Considerando la natura giocosa, esplorativa, inventiva dei bambini, il libro si propone come naturale sussidio per svilupparne adeguatamente tutte le potenzialit creative ed espressive. Le varie attivit e i brani proposti sono stati ideati per stimolare il bambino a giocare con i suoni, a toccare e a esplorare il pianoforte in diversi modi e a esprimere con i suoni la realt , le sensazioni, le emozioni e tutto il suo immaginario. Prospettando da subito l’esplorazione di tutta la tastiera e proponendo effetti sonori ricavati da particolaricombinazioni di tasti (sia bianchi, sia neri), abbinate a titoli e illustrazioni che le descrivono, si creano le migliori condizioni per un approccio creativo, fantasioso e divertente con la musica, naturalmente senza trascurare la corretta impostazione fisica e metodologica che lo studio delle strumento richiede. Nonostante il ricco panorama di proposte didattiche indirizzate al pianoforte, Il manuale del piccolo pianista trova un suo spazio proprio per la sua originalit , gradualit , gradevolezza del percorso offerto, uniformandosi perfettamente con le esigenze del mondo infantile.
SKU: HL.50603593
ISBN 9788881920709. UPC: 840126945102. 8.0x10.5x1.3 inches. Italian-English.
Donizetti's Lucrezia Borgia was premiered at Milan's Teatro alla Scala on 26 December 1833 and is considered one of the composer's most important and innovative operas of the 1830s. Although, because of censorship issues, particularly in the south of Italy, it was initially slow to become popular, by the late 1830s it had become one of the composer's most popular operas, both in Italy and abroad, and remained an essential part of the composer's oeuvre until at least the end of the nineteenth century. Remarkable for its daring subject matter (with an unconventional, forceful heroine), it is also renowned for its challenging mixture of the comic and the tragic, something very unusual at the time and clearly an important influence on Giuseppe Verdi's middle period masterpieces. The present reduction for voice and piano derives from the critical edition of the score, recently published in this catalog: is based on Donizetti's autograph manuscript (housed in the Ricordi Archives in Milan), on the libretto for the premiere, on several printed editions of voice and piano, and on numerous additional scores of the period. It presents for the first time all the numerous additions that the composer made to the score over the course of ten years: a fascinating record of his changing music dramatic attitudes during this period. There is also a synthetic historical reconstruction of the genesis of the opera and of the description of the Sources as well as a selection of most interest to singers of Critical Commentary Notes.Rappresentata per la prima volta al Teatro alla Scala il 26 dicembre 1833, Lucrezia Borgia e considerata una fra le piu importanti e innovative opere di Donizetti. Sebbene le resistenze della censura, soprattutto nel sud Italia, ne causarono inizialmente una lenta diffusione, dalla fine degli anni '30 dell'Ottocento essa divenne uno dei lavori piu popolari e significativi del compositore e tale rimase fino alla fine del XIX secolo. Notevole per il suo audace soggetto (con un'eroina non convenzionale e dalla forte personalita) essa e rinomata anche per l'impegnativa commistione di comico e tragico, un tratto piuttosto inusuale per l'epoca, che ebbe una chiara influenza sui capolavori verdiani di meta secolo. La presente riduzione per canto e pianoforte e condotta sull'edizione critica della partitura, da poco pubblicata in questo stesso catalogo: si basa sul manoscritto autografo di Donizetti (conservato presso l'Archivio Storico Ricordi di Milano), sul libretto della prima rappresentazione, su alcune riduzioni a stampa per canto e pianoforte e su varie altre fonti dell'epoca. L'edizione presenta per la prima volta tutte le aggiunte che il compositore apporto alla partitura nel corso di dieci anni, costituendo un'affascinante testimonianza dei mutevoli approcci di Donizetti alla materia drammatico musicale durante questa fase della sua carriera. Il volume comprende una sintesi della ricostruzione della genesi storica dell'opera e della descrizione delle fonti e una selezione di Note del Commento Critico fra quelle piu funzionali alle esigenze di cantanti e pianisti accompagnatori.
SKU: UT.DM-30
ISBN 9790215305687. 9 x 12 inches.
La scelta di questo strumento come uno dei mezzi di conoscenza del linguaggio musicale (meglio sarebbe dire la sua riconferma, dato l’utilizzo assai frequente in molte scuole italiane), ha ragioni semplici e perciò tanto più convincenti: innanzi tutto il basso costo e un ingombro ed un peso minimi; in secondo luogo la facile comprensione e messa in pratica della tecnica d’uso oltre alla sua secolare tradizione ricca anche di repertorio originale; infine la possibilità dello strumento di costituire un valido sostegno all’intonazione e all’emissione vocale.Per queste ragioni il testo presenta un breve itinerario, indispensabile al bambino per procedere con la lettura intonata e la tecnica strumentale.Questo quaderno comprende un percorso graduale di avviamento allo strumento utilizzando il linguaggio tradizionale. Il lavoro qui raccolto ha come presupposto la consapevolezza di aver tralasciato quegli ambiti di espressione che non si avvalgono dei codici tradizionali, vale a dire quelle esperienze che presumono l’utilizzo e la conoscenza di repertori che si allontanano dal linguaggio tonale e che si esprimono attraverso altre grafie di codifica. In questa direzione il volume avrebbe avuto tutt’altra impostazione e, pur ribadendo l’importanza di un approfondimento dei terreni musicali meno battuti e della loro esplicitazione anche attraverso uno strumento forse poco flessibile ad esperienze di questo tipo (almeno per i principianti) come il flauto dolce, si è ritenuto di mettere a disposizione un itinerario strumentale che ha dalla sua una validità consolidata nel tempo.Il repertorio, certamente non esaustivo, ha avuto come criteri di scelta quegli ambiti geografici e temporali che più hanno messo in evidenza le caratteristiche dello strumento. È per questo motivo che per i brani d’autore si è privilegiato l’ambito rinascimentale e barocco e per ciò che riguarda la provenienza geografica ci si è rivolti verso quelle tradizioni che hanno fatto del flauto uno strumento protagonista.Per ciò che riguarda i brani d’insieme, ci preme sottolineare che le indicazioni degli strumenti non sono vincolanti poiché a tutti è nota la proverbiale carenza di attrezzature nelle scuole che impedisce l’utilizzo di diversi organici. Ogni insegnante si adatti quindi alle risorse che la scuola fornisce. Inoltre, le brevi strumentazioni dei brani proposti sono da considerarsi solo un supporto di completezza qualora si intenda dare forma più compiuta all’esecuzione. Il percorso, pertanto, può proseguire anche con la semplice esecuzione dei brani al flauto dolce senza il corredo delle elaborazioni per un organico più ampio.Relativamente agli equilibri sonori e timbrici tra le parti, ogni insegnante li adatti in base al numero degli allievi delle proprie classi e degli strumenti disponibili. In linea generale è bene ricordare che, in fase esecutiva, una sufficiente intensità sonora si ottiene con almeno 5-6 flauti dolci, ma se il registro sale all’acuto possono essere sufficienti anche la metà. Un’utile strategia di lavoro può essere quella di decidere insieme agli allievi le possibilità di distribuzione numerica degli strumenti. Sostegno sempre indispensabile all’insegnante è uno strumento armonico (chitarra o pianoforte) utilizzato per accompagnare e sostenere le esecuzioni.I brani qui raccolti serviranno di collegamento e supporto alle attività di esercitazione ritmica, melodica, armonica, vocale, di ascolto e di analisi delle forme, tutti temi approfonditi dagli altri quaderni della collana.