/ Clavecin
SKU: LM.25291
ISBN 9790230952910.
Che varo senza Euridice - J'ai perdu mon Euridice.
SKU: LM.C06038
ISBN 9790230360388.
CERT ON P. : Je n'ose le dire - HAENDEL G.F. : Ch'io mai vi possa - BACH J.S. : Recitatif (extrait de La passion selon St Jean) - BACH J.S. : Choral (extrait de La passion selon St Jean) - GLUCK C.W. : Air (extrait de Orfeo et Euridice) - MOZART W. A. : Duo (extrait de La Flute enchantee) - BERLIOZ H. : Air de Marguerite (extrait de La Damnation de Faust) - SCHUMANN R. : Du Ring an meinem Finger - SCHUMANN R. : Ich grolle nicht - LISZT F. : O lieb' so lang du lieben kannst - OFFENBACH J. : Ah que les hommes sont betes (extrait de La Perichole) - BIZET G. : La chanson boheme (extrait de Carmen) - RIMSKI-KORSAKOV N. : Scheherazade (extrait) - MASSENET J. : Meditation (extrait de Thais) - DEBUSSY C. : En sourdine (extrait des Fetes galantes) - KOECHLIN C. : N'est-ce pas ? - POULENC F. : Une ruine coquille vide - WEILL K. : Salomonsong (extrait de l'Opera de quatre sous) - Depp river (negro spiritual).
SKU: UT.LB-7
ISBN 9788881094561. 6.5 x 9.5 inches.
Proiezione in origine dei valori e dei miti di una tragica militanza ideologica, la nozione di Umanesimo civile l’idea di una epocale convergenza tra la mutazione culturale promossa dagli umanisti e i valori sociali e politici espressi dalle repubbliche cittadine del primo Rinascimento si carica volentieri di una responsabilità di paradigma metastorico che la critica ha persuasivamente contestato. D’altra parte la nozione non sembra sostenere nemmeno la più ristretta accezione di un’esperienza culturale unitaria, di «una maniera propria dell’Umanesimo fiorentino, diversa da quella degli altri gruppi umanistici», troppo profonde risultando le differenze, su aspetti ideologici fondamentali, tra i letterati fiorentini così evocati. Tuttavia il concetto di Umanesimo civile rimane storiograficamente rilevante, confermando l’insistenza di Hans Baron sulla peculiarità dell’esperienza fiorentina, se si limita a riassumere la convergenza tra la rivoluzione culturale e l’elaborazione politica di una specifica vicenda cittadina, protagonista il ceto che in risposta alla rivolta dei Ciompi diede vita alla repubblica oligarchica, a sua volta infine esautorato dall’egemonia medicea. Un primo risultato di questa constatazione è una più incisiva inclusione del movimento artistico nella dimensione dell’Umanesimo civile, non in un ruolo collaterale e subalterno rispetto ai letterati, ma in quello di protagonista, di inoltrato avamposto di una nuova forma mentis, di una aurorale nuova coscienza filosofica e scientifica: un risultato che mette in discussione anche tradizionali convinzioni sulla radicale inettitudine dell’Umanesimo alla scienza. Secondo, cospicuo esito di una più puntuale definizione sociologica, la nozione proposta da Baron e dalla sua scuola non esaurisce con la caduta della repubblica oligarchica la sua pertinenza alle convinzioni e ai comportamenti del patriziato, il quale in effetti continuò largamente e a lungo a coltivare l’immagine di sé creata dall’Umanesimo civile, sebbene ormai non come orgogliosa affermazione del proprio potere, ma come difesa della propria identità sociale e di residue prerogative politiche. In realtà, assai più che non risulti ad una omogeneizzante «storiografia della decadenza», un inconciliabile conflitto di culture percorre il Rinascimento fiorentino in tutta la sua durata, investendo gli orientamenti filosofici, le concezioni artistiche e letterarie, intrecciandosi con le convulsioni politiche della città e con la tragedia della restaurazione confessionale. È appunto in tale intreccio che si possono cogliere, sino a fine Cinquecento, le ultime risonanze dell’Umanesimo civile.È sembrato importante richiamare l’attenzione da questo punto di vista su personaggi, circostanze ed episodi storiograficamente noti per altri versi: sul magistero intellettuale di Piero Vettori, nella politica culturale del principato mediceo rimasto un corpo estraneo, una testimonianza di valori della tradizione fiorentina mortificati dall’assolutismo e dall’omologazione confessionale; su un aristotelismo umanistico e laico chiamato a fronteggiare il neoplatonismo di regime e a fecondare in termini ideologicamente non neutrali i dibattiti sulla Poetica e sulla teoria musicale; sull’Accademia degli Alterati, luogo di culto di memorie repubblicane e, in qualche momento, sospettabile punto di incontro del dissenso politico. È sembrato infine che la nozione di Umanesimo civile potesse plausibilmente e fecondamente raccordare l’invenzione del melodramma L’Euridice di Peri, Rinuccini e Corsi per le nozze di Enrico IV e Maria de’ Medici alle tradizioni culturali, agli interessi sociali, ai sentimenti e progetti politici coltivati dai suoi promotori, Florentini cives non rassegnati alla subalternità e all’alluvione antiumanistica.
SKU: BA.BA02282
ISBN 9790006419555. 33 x 26.5 cm inches. Text Language: French, German. Preface: Ludwig Finscher. Text: Pierre-Louis Moline.
Christoph Willibald Gluck’s most popular opera “Orphe et Euridice†was performed in 1774 in Paris to sensational success. This new adaption followed the original Viennese version with Italian text that was first performed in 1762 under the direction of the composer in the Burgtheater. For the Paris version Gluck changed the leading part Orpheus from an alto to a tenor role and composed new recitatives. Both versions of Gluck’s reform drama are based on a libretto by Ranieri de’ Calzabigi and revolutionised metastasian opera of the 18th century. Solo and choral music, instrumental music, pantomime and dance are all closely connected; the myth replaces a historical plot surrounded by intrigue; where there would have been a da-capo aria there are now simple song forms and coloratura is largely abandoned. These meticulously revised vocal scores of both versions are also newly set.
About Barenreiter Urtext
What can I expect from a Barenreiter Urtext edition?< /p> MUSICOLOGICA LLY SOUND - A reliable musical text based on all available sources - A description of the sources - Information on the genesis and history of the work - Valuable notes on performance practice - Includes an introduction with critical commentary explaining source discrepancies and editorial decisions ... AND PRACTICAL - Page-turns, fold-out pages, and cues where you need them - A well-presented layout and a user-friendly format - Excellent print quality - Superior paper and binding
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SKU: HL.400061
ISBN 9781596153585. UPC: 077712334112. 9x12 inches.
Performed by Elaine Douvas, oboe Accompaniment: Erik Nielsen, piano This wonderful album for the beginning to early intermediate oboe player includes thirteen pieces ranging from Boccherini to Grieg to Richard Strauss to William Walton. Says James Roe of The Double Reed: “With the poise of a great virtuoso, [Ms. Douvas] approaches these 'easy' pieces as she would a solo line in a great symphony...the richness of her tone, the variety in her articulation, and the beauty and clarity of her line all represent the very best example for students as they develop their concept of playing. And it's all pretty inspiring for us professional oboists as well.†Ms. Douvas's extensive performance notes “are a delight, and will be inspiring to students and an important aid to teachers.†Includes a complete printed solo part annotated with performance suggestions and access to online recordings with complete versions (with soloist) followed by piano accompaniments to each piece, minus the soloist.