SKU: HL.50491888
ED. A. DIAZ - PER CHITARRA.
SKU: M7.KC-3002-50
ISBN 9782848580272.
SKU: HL.50486720
SKU: UT.LB-1
ISBN 9788881094417. 6.5 x 9.5 inches.
Scritti di Sergio Balestracci, Andrea Bornstein, Peter Hauge, Francesco Li Virghi, Gerd Lünenburger, Patricio Portell, Pietro Sopranzi, Karel van Steenhoven, Giovanni Toffano, John Tyson, Angelo ZaniolL’idea del volume Il flauto dolce. Dallo scolaro al virtuoso nasce nel ’94 grazie al prezioso contributo di Marcos Volonterio che nella fase iniziale cura con Vittorio Nicolucci il progetto e la scelta degli autori. La contemporaneità di questo lavoro con la nascita della manifestazione Musica Umanità , con la preparazione dell’Annuario Italiano della Musica Antica e Danza Storica e con la partenza dall’Italia di Marcos Volonterio ne avevano posticipato la pubblicazione. Il Convegno Nazionale sul Flauto Dolce, organizzato dall’Associazione Consort Veneto, avvenuto a Padova il 6-7 giugno ’98, costituì l’occasione per presentare questa monografia in una forma ormai quasi definitiva. Rimanendo quanto più possibile fedeli alla forma già esistente, priva sin dall’origine di una prefazione tecnica, si è lavorato, da aprile a oggi, a una nuova stesura definitiva, dando l’opportunità a tutti gli autori di rivedere i testi. Le sole modifiche riguardano aggiornamenti, integrazioni e post-scriptum. Per quanto concerne invece alcuni contributi stranieri, gli adattamenti delle traduzioni sono stati curati e, dove necessario, completati da Giuliana Montanari.Vittorio Nicolucci, laureato in ingegneria ed esperto in elaborazione dati, ha sempre coltivato, sin dall’epoca degli studi universitari, interessi diversificati e interdisciplinari. Ha studiato pianoforte, violoncello e flauto dolce, ha seguito corsi e seminari di organo, teoria del temperamento, basso continuo, danza storica. Diplomato a Parigi in Analisi della scrittura si è dedicato, oltre al proprio lavoro professionale, a ricerche sulla Psicologia dei colori e a 415 Associazione Italiana per la Musica e la Danza Antiche che ha fondato nel 1990 e di cui è stato il Presidente. .
SKU: UT.LB-13
ISBN 9788881094745. 6.5 x 9.5 inches.
Grazie ad un’attenta analisi del catalogo della biblioteca di Elias Canetti è possibile individuare un corpus omogeneo di alcune centinaia di titoli composto da repertori paremiografici, raccolte di miti, leggende, favole, resoconti etnografici, canti e danze popolari. Scopo del libro è la messa a fuoco delle conseguenze prodotte da tale straordinario ‘archivio sull’oralità ’. Da Auto da fé a Massa e potere, dalle giovanili pièces teatrali alla trilogia autobiografica e agli ultimi appunti degli anni Novanta, le opere dello studioso risultano tenute assieme da una sofisticata strutturazione acustica del pensiero, una metodologia della comprensione che di quel materiale si nutriva assiduamente, talvolta producendo interventi di autentica ‘archeologia sonora’. Interventi eseguiti in quella particolare officina mobile, avente per base la biblioteca-studio, che non smetteva di operare nelle osterie e nei caffè notturni, sui tram e per le strade, traendone anzi preziosa linfa. Da quei luoghi prediletti, Canetti ascoltava ed osservava il brulicare del popolo, che come nei quadri di Bruegel può essere placido e festoso, ma anche mostrare i denti e colpire al cuore; lì elaborava le nozioni di ‘cristalli di massa’, ‘metamorfosi’, ‘scarica’, sempre e innanzitutto aiutandosi con l’udito, come chi si serva dell’olfatto prima di portare cibo alla bocca. Seguendo questo intricato itinerario acustico è possibile incontrare Karl Kraus, Alban Berg, Hermann Scherchen, Cesare Pavese, James Joyce, Alma e Anna Mahler; e poi la lingua dei Boscimani, arcaica portatrice di miti, le voci degli animali e la danza dei Maori, il rumore prodotto dalle gocce di pioggia e le allucinazioni auditive di uno schizofrenico, la ‘massa statica’ dei concerti e la figura del direttore d’orchestra, incarnazione del potere: il tutto in una fitta trama di oralità , suono e musica che diventa per il lettore, come lo fu per lo scrittore, anche inesauribile e spesso inedita fonte di dati.